L’opportunità di quotarsi in Borsa.

L’opportunità di quotarsi in Borsa.

Quotarsi nel mercato azionario, ecosistema più conosciuto come “Borsa Valori”, oggi è un’opportunità non più solo per le grandi imprese, ma anche per le piccole – medie imprese.

Ma la domanda che qualsiasi imprenditore, titolare di una PMI, si potrebbe porre è: “quanto senso ha quotarsi?”. In questo articolo daremo una risposta articolata in quattro parti.

Parte prima: la necessità di crescita.

Il problema più comune a molte società di successo è il c.d. “blocco della crescita”: molte società arrivano ad un punto della propria vita in cui crescere, per vie interne o esterne che siano, risulta difficile. Per prevenire questo punto, si rende necessario identificare gli obbiettivi in grado di portare dei benefici di lungo termine che possano garantire uno sviluppo continuativo e potenzialmente senza limiti di crescita. Tali target devono avere come scopo l’ampliamento e la diversificazione delle fonti finanziarie, ma allo stesso tempo devono permettere la direzione e il controllo sotto un unico azionista; devono puntare ad accrescere lo standing creditizio nei confronti di finanziatori e fornitori; devono essere rivolti ad ottenere una valutazione del mercato costante e riconosciuta che permetta in ogni momento di agevolare successive offerte sul mercato; devono rendere trasparenti gli obbiettivi e visibili i risultati del management, incentivandolo e motivandolo anche attraverso piani di stock option.

Parte seconda: la preparazione alla quotazione.

Ci sono sia requisiti formali, previsti dai Regolamenti dei Mercati di Borsa Italiana, sia i requisiti sostanziali, che invece riguardano le caratteristiche fondamentali della società.

I primi sono condicio sine qua non, che devono sussistere in capo all’emittente e riguardano la capacità di generare ricavi in condizioni di autonomia gestionale, la pubblicazione e il deposito degli ultimi tre bilanci annuali approvati e la necessità di effettuare la revisione contabile dell’ultimo bilancio depositato.

I requisiti sostanziali, invece, sono delle qualità della società target basate sulle reali prospettive di crescita e gestione del business e includono, a seconda delle specificità aziendali, risultati economico-finanziari positivi, un business plan ambizioso ma realistico e sostenibile, la trasparenza nella contabilità e nell’assetto societario. Non è da sottovalutarsi nemmeno il grado di preparazione, la forza motivazionale del management e l’adesione dello stesso ai principi di corporate governance.

Parte terza: le PMI dove si quotano?

STAR, Segmento Titoli con Alti Requisiti. Si tratta di uno specifico segmento per le piccole – medie imprese che ricercano la massima visibilità sul mercato. Il progetto STAR si pone come obbiettivo quello di fornire a queste imprese con interessanti potenzialità l’ambiente migliore per assicurare la visibilità necessaria a reperire capitali e valorizzare le proprie azioni. L’accesso a questo particolare segmento richiede alti tassi di liquidità e la trasparenza informativa, requisiti che devono essere rispettate e mantenute durante tutta la permanenza nel mercato azionario.

Parte quarta: il modus operandi per l’entrata in Borsa Italiana.

L’iter giuridico ed economico che porta un’azienda alla quotazione nel segmento STAR è stato negli ultimi anni parecchio semplificato, portandolo ad una durata di appena quattro mesi.

Le fasi dell’IPO (Offerta Pubblica Inziale) sono molteplici, ma possiamo riassumerle in: due diligence commerciale e legale e preparazione del prospetto informativo per l’accesso al mercato regolamentato, redazione della domanda di ammissione a Borsa Italiana con specifica richiesta per il segmento STAR ed infine compilazione della OPVS (Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione).

Allo Studio Baracco Fornasiero i nostri professionisti rimangono a tua disposizione per approfondire l’argomento.